Caro materiali e compensazioni: MIMS chiede alle stazioni appaltanti di anticipare le risorse

La Circolare invita le PA a procedere il più tempestivamente possibile al pagamento delle compensazioni alle imprese e annuncia l’arrivo di un’apposita piattaforma che agevolerà la presentazione delle domande da parte delle stazioni appaltanti

Potremmo definirlo “scottante” il tema del caro materiali sul quale si stanno mobilitando associazioni di categoria.

Vito Panzarella, Enzo Pelle e Alessandro Genovesi, Segretari Generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, il 31 marzo 2022 al tavolo con MIMS, hanno evidenziato che la questione da risolvere non è solo l’adeguamento dei prezzi delle gare in essere e delle prossime, legate in particolare alle opere finanziate dal PNRR e dal Fondo Complementare, per cui lo sforzo del Governo è evidente e positivo, ma soprattutto l’urgenza riguarda il come intervenire per adeguare, all’aumento dei costi dei materiali, le gare assegnare negli anni 2017-2021 e che sono ora in esecuzione.

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Infatti sono tutti interventi, nuove opere o interventi di manutenzione, i cui prezzi furono stabiliti in momenti in cui i costi e l’inflazione erano molto minori e la crisi di liquidità delle imprese, le diseconomie che oggi si registrano potrebbero pregiudicare anche le gare ed i cantieri successivi, venendo meno i player più strutturati e meglio organizzati.

Inoltre, mai come in questo caso si può dire valido il detto: Il tempo è denaro! Difatti il fattore tempo è fondamentale e come precisato dalle organizzazioni sindacali bisogna agire tempestivamente per evitare il rischio che i mancati adeguamenti alla fine si possano scaricare sui lavoratori. Soprattutto il Paese non può permettersi un rallentamento delle opere previste dal PNRR e dagli altri Fondi e un rallentamento nella riqualificazione e rigenerazione delle nostre città, con tutto ciò che questo vorrebbe dire in termini di minore crescita economica, di competitività del sistema e di sostenibilità ambientale e sociale.

Potrebbe interessarti: Caro materiali: gli aumenti rilevati dal MIMS nel secondo semestre 2021

MIMS: effettuare i pagamenti il più tempestivamente possibile

Per non rischiare ritardi, il MIMS ha inviato la Circolare del 5 aprile 2022 alle principali stazioni appaltanti pubbliche (Provveditorati Interregionali per le opere pubbliche, Autorità di sistema portuale, Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, società Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., società Anas S.p.a.) fornendo indicazioni a procedere il più tempestivamente possibile al pagamento delle compensazioni alle imprese dovute agli aumenti dei prezzi dei materiali in riferimento al 2021.

Nel documento si legge che le medesime stazioni appaltanti sono tenute ad effettuare i pagamenti delle compensazioni il più tempestivamente possibile utilizzando, ove esistenti, le risorse proprie, anche qualora detti pagamenti siano idonei a soddisfare soltanto in parte le domande degli operatori economici.

Pertanto è necessario agire senza dover attendere la distribuzione del Fondo ministeriale stanziato con il Dl n. 121/2021 in favore delle stazioni appaltanti richiedenti che non deve in alcun modo condizionare o far posticipare i pagamenti.

Leggi anche l’articolo: Compensazione caro materiali: ok agli aiuti a lavori terminati ma con atto di collaudo non approvato e guarda il video-corso gratuitoCompensazione prezzi dei materiali nelle opere pubbliche, criteri e procedure

Velocizzate le procedure per le compensazioni relative al secondo semestre 2021

Nella Circolare viene anche annunciata la pubblicazione del decreto ministeriale di aprile 2022 sulle compensazioni relative al secondo semestre 2021 > qui una copia del decreto in fase di registrazione <

Si legge infatti che allo scopo di ridurre i tempi di trasferimento agli operatori economici delle risorse assegnate alle stazioni appaltanti a valere sulla dotazione del Fondo ministeriale è stata aggiornata, relativamente al secondo semestre 2021, la disciplina contenuta nel decreto ministeriale del 30 settembre 2021, prevedendo, in sintesi:

  • la diminuzione, da sessanta a quarantacinque giorni a decorrere dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di rilevazione delle variazione dei prezzi relativi al secondo semestre 2021, del termine entro il quale le stazioni appaltanti possono presentare domande di accesso alle risorse di detto Fondo,
  • l’istituzione di una piattaforma dedicata da utilizzare obbligatoriamente per la presentazione delle domande da parte delle stazioni appaltanti.

Ricordiamo che il decreto ministeriale di aprile 2022 definisce le variazioni dei prezzi dei materiali da costruzione più significativi registrate nel secondo semestre del 2021 (rispetto alla media del 2020). Rincari più alti sono stati registrati per acciaio e legno > ne abbiamo parlato meglio qui < 

Consigliamo

Una guida per le opere pubbliche con approfondimenti su:

• il coordinamento e il monitoraggio del PNRR
• misure per accelerare la realizzazione degli interventi pubblici
• le nuove funzioni assegnate al RUP
• modifiche alle procedure degli affidamenti sotto-soglia
• il nuovo appalto integrato
• le modifiche al subappalto

Caro materiali e compensazioni: MIMS chiede alle stazioni appaltanti di anticipare le risorse Screenshot 1464

>> Guarda il prezzo del volume su Amazon!

Da non perdere

All’interno del testo Funzioni e responsabilità del RUP nell’ambito dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, sono raccolti una serie di diagrammi e tabelle aggiornati con gli elementi di sintesi di facile e immediata lettura per consentire all’utente di individuare con la massima tempestività i passaggi maggiormente significativi.

Foto:iStock.com/sorn340

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento