Anche in questi tempi di crisi, c’è qualcuno che va in pensione! Sono infatti oltre 70 le leggi che trattano della materia urbanistica nel Lazio destinate a sparire entro la fine dell’anno, per essere sostituire da un Testo Unico sull’Urbanistica che riorganizzerà, semplificherà e innoverà il settore, anche per rendere più snelle e trasparenti le procedure per la formazione e l’attuazione dei Piani urbanistici dei Comuni del Lazio.
“Provate a immaginare un ufficio legale di qualsiasi azienda che invece di fare i conti con 72 leggi regionali li fa con un testo unico. Probabilmente è dentro questa Babele di leggi, regolamenti attuativi e piani che si insidiano i rischi della corruzione o della burocrazia”, ha detto il neo presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando l’iniziativa.
Insomma, dalle parole di Zingaretti sembrerebbe profilarsi una “ripartenza” della materia urbanistica nel Lazio. Un “punto zero” che elimini la giungla di leggi e decreti locali per riunire in un unico testo completo ed organico la disciplina dell’urbanistica regionale.
Il nuovo TU Urbanistica del Lazio si affiancherà la Piano territoriale Paesistico regionale. Ma sul piatto non c’è solo la pur importante semplificazione delle procedure. La nuova disciplina, infatti, prevede nuovi strumenti e competenze di Regione, Roma Capitale ed enti locali. In particolare, la salvaguardia dei beni comuni e delle aree sensibili, livelli di equità del piano urbanistico, la partecipazione e trasparenza delle decisioni, la rigenerazione urbana e la disciplina del patrimonio edilizio esistente.
Prosegue il lavoro sul Piano Casa Lazio
Alla notizia dell’arrivo entro fine anno del TU Urbanistica, si aggiunge una nota recente di aprile sull’applicazione del Piano Casa Lazio, pubblicata dal direttore regionale per il Territorio e l’Urbanistica, Demetrio Carini.
Ricordiamo che la legge che ha dato nuovo vigore al Piano Casa Lazio consente l’ampliamento anche alle abitazioni esistenti in zone agricole e, con alcune prescrizioni, a quelle ricadenti nelle aree naturali protette (leggi anche Piano Casa Lazio, la Giunta Zingaretti salva le aree verdi).
Decade inoltre il limite dei 1.000 mc del fabbricato esistente su cui applicare l’ampliamento del 20%, che comunque rimane fissato ad un massimo di 70 mq.
Per garantire la tutela del paesaggio e dell’ambiente, il nuovo Piano Casa Lazio vieta le trasformazioni:
– all’interno degli insediamenti urbani storici (come individuati dal Piano Paesistico Regionale);
– nelle aree a rischio idrogeologico;
– nei complessi rurali realizzati prima del 1930;
– nelle aree particolarmente delicate dal punto di vista idrogeologico ed in quelle di demanio marittimo.
Sono previsti, infine, interventi anche di partenariato tra pubblico e privato per la modifica della destinazione d’uso degli edifici non residenziali dismessi o non completati, riservando un quota compresa fra il 30 ed il 35% da destinare a locazione a canone concordato (housing sociale).
Di Mauro Ferrarini
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