La pubblicazione della norma ISO 45001:2018 va a colmare un vuoto nel panorama delle norme ISO sui sistemi di gestione, precedentemente coperto solo con il rimando allo standard britannico OHSAS 18001, che, pur non essendo norma ISO, ha assunto una diffusione e un valore di referenza del tutto paragonabile alle altre norme internazionali sui sistemi di gestione. In Italia, lo standard OHSAS 18001 è espressamente citato in relazione ai modelli di organizzazione e gestione avente carattere esimente dalla responsabilità amministrativa delle imprese ai sensi del d.lgs. 231/2001 (art. 30 d.lgs. 81/2008).
La norma ISO 45001 è articolata secondo la stessa struttura di alto livello (HLS) che caratterizza le versioni 2015 delle norme sui sistemi di gestione per la qualità e l’ambiente. Risultano dunque centrali la valorizzazione del ruolo di leadership dell’Alta Direzione e l’analisi del contesto e delle parti interessate, al fine di definire il campo di applicazione del sistema ed identificare e valutare rischi e opportunità in relazione ai risultati attesi del sistema di gestione.
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Sicurezza sul lavoro, ISO 45001: le persone e le organizzazioni
Rispetto allo standard OHSAS 18001, la norma ISO 45001 pone in maggior rilievo il ruolo dei diversi soggetti interessati dal sistema, dall’Alta Direzione, chiamata ad esercitare un ruolo di leadership, alle parti interessate, definite come le persone o le organizzazioni che possono esercitare un’influenza su decisioni o attività o che ne sono influenzate o percepiscono di esserne influenzate.
Una parte interessata interna rilevante è costituita dai lavoratori: nei loro confronti, l’organizzazione è tenuta ad attivare processi di consultazione e partecipazione. La consultazione è preventiva al processo decisionale e attiene alla raccolta dei punti di vista dei lavoratori, mentre la partecipazione consiste nel coinvolgimento diretto dei lavoratori nel processo decisionale.
L’organizzazione deve individuare e rimuovere, o comunque minimizzare, ostacoli e barriere alla partecipazione e garantire ai lavoratori e ai loro rappresentanti l’accesso alle informazioni documentate rilevanti del sistema di gestione e l’informazione sulle principali determinazioni assunte nel riesame della Direzione.
L’organizzazione è tenuta, inoltre, a promuovere la consultazione dei lavoratori direttamente interessati dallo svolgimento delle attività operative, in particolare per la valutazione di esigenze e aspettative delle parti interessate, per la definizione della politica di salute e sicurezza sul lavoro, per l’attribuzione di ruoli, responsabilità e autorità, per la pianificazione delle azioni necessarie al raggiungimento degli obbiettivi, al rispetto degli obblighi di conformità e delle misure di controllo per attività affidate all’esterno, per gli approvvigionamenti, per i lavori in appalto e subappalto, per la definizione dei piani di monitoraggio e dei programmi di audit e, in generale, per le attività volte a perseguire il miglioramento continuo.
Tra le parti interessate esterne rivestono particolare importanza i clienti e i fornitori, ai quali, ne l testo della norma, sono dedicati diversi richiami, in particolare in fase di pianificazione del sistema, valutazione e controllo dei rischi. Come nuovo requisito rispetto allo standard OHSAS 18001, si segnala l’obbligo di coordinamento delle parti rilevanti del sistema di gestione in caso di più organizzazioni che operino su un stesso sito.
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L’approccio di rischio nella ISO 45001
Rispetto alle altre norme sui sistemi di gestione basate sulla HLS, la particolarità della norma ISO 45001 è la doppia accezione del termine rischio, sia come rischio di sistema che come rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro. In fase di pianificazione del sistema, l’organizzazione deve individuare e valutare sia rischi e opportunità per la salute e sicurezza sul lavoro sia gli altri rischi e le altre opportunità, ovvero quei rischi e opportunità che potrebbero non avere un impatto diretto sulla salute e sicurezza delle persone ma che potrebbero avere influenza sui risultati attesi del sistema di gestione, quali il miglioramento continuo delle prestazioni in materia di salute e sicurezza, il pieno soddisfacimento dei requisiti di legge e degli altri obblighi sottoscritti e il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento.
La doppia accezione del termine rischio consolida, e al contempo chiarisce, l’approccio di rischio che caratterizza la struttura HLS delle nuove norme sui sistemi di gestione, in linea con le finalità esimenti dei modelli organizzativi ai sensi del d.lgs. 231/2001, sia per la più agevole integrazione con i processi di business dell’organizzazione, sia per l’adozione di un approccio di rischio volto non solo alle attività operative, ma anche alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
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