Riqualificazione spazi inutilizzati: il caso studio dell’area quartiere Bosco De Nicola a Cosenza

Un risultato reso possibile anche grazie all’uso del calcestruzzo drenante colorato i.idro DRAIN di Heidelberg Materials che ha permesso di ottenere un notevole effetto estetico sul piano dell’arredo urbano

La riqualificazione dell’area quartiere Bosco de Nicola, a Cosenza, è un tipico esempio di idea-progetto con un approccio bottom-up, nato dalla libera iniziativa e dalla determinazione dei cittadini residenti nel quartiere, che non ha precedenti a Cosenza e in Calabria. È infatti frutto di una proposta popolare di riqualificazione e valorizzazione di un’area urbana dalla posizione strategica e inutilizzata. L’area in questione, oggetto dell’intervento, è compresa tra Viale Cosmai, Santa Maria Madre della Chiesa, scuola elementare “Mattia Preti”, asilo nido comunale di via Rosario Livatino e via Francesco Serrago.

Il progetto, parte integrante della realizzazione di spazi di partecipazione e inclusione sociale nei Parchi Urbani della Città di Cosenza, coerentemente con la Strategia Urbana Sostenibile del Polo Urbano Cosenza – Rende (POR Calabria 2014/2020), ha come obiettivo principale quello di riqualificare e rendere accessibili spazi pubblici inutilizzati. In tal senso, sposa tematiche utili a contrastare il disagio relazionale/culturale e promuove l’inclusione sociale attraverso la progettazione di aree concepite come luoghi di aggregazione utili al sociale e plasmati, in funzione delle esigenze espresse dagli abitanti stessi del quartiere.

La progettazione esecutiva dell’intervento e parte della direzione lavori sono state affidate dalla committenza, il Comune di Cosenza, all’architetto Elena Caferro che, qualche anno prima, aveva realizzato a titolo gratuito lo studio di fattibilità dell’area, in collaborazione con gli architetti Fulvio Terzi e Franco Scarcello, e l’associazione culturale locale Io partecipiamo, raccogliendo le richieste dei cittadini. Successivamente, grazie alla determinazione e alla capacità di ascolto dimostrata dalla precedente e dall’attuale amministrazione, le opere previste sono state finanziate con Agenda Urbana. La realizzazione delle opere è stata eseguita dall’impresa ISIMPRESA di Salvatore Lavoratore, con sede a Rovito (CS).

L’intervento di riqualificazione si ispira al concetto di urbanismo tattico che consiste nell’adozione di interventi localizzati, realizzati con mezzi leggeri, sostenibili e a ridotto impatto ambientale, ma di forte impatto visivo ottenuto grazie all’uso di pavimentazioni e percorsi dai colori accesi e brillanti, con lo scopo di innescare, nel loro insieme, in tempi brevi, un miglioramento della vivibilità urbana partendo dal coinvolgimento dei cittadini nel processo di rigenerazione urbana a scala di quartiere.

Un risultato reso possibile anche grazie all’uso del calcestruzzo drenante colorato i.idro DRAIN di Heidelberg Materials che ha permesso di ottenere un notevole effetto estetico sul piano dell’arredo urbano.

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Riqualificazione spazi inutilizzati: il caso studio dell’area quartiere Bosco De Nicola a Cosenza Ortofoto web red
Foto 1_L’area oggetto dell’intervento è compresa tra Viale Cosmai, Santa Maria Madre della Chiesa, scuola elementare “Mattia Preti”, asilo nido comunale di via Rosario Livatino e via Francesco Serrago a Cosenza

Indice

Riqualificazione spazi inutilizzati: le scelte progettuali

Il progetto ha previsto la sistemazione degli spazi pubblici presenti nel lotto mediante la creazione di spazi ricreativi e culturali fruibili da giovani e adulti di ogni fascia d’età, caratterizzati da cinque sotto aree polivalenti: la prima, di 750 mq, ospita un campo da bocce regolamentare, omologato per competizioni internazionali, con relativa tribuna per assistere allo svolgimento delle attività di gioco; la seconda, di 1350 mq, prevede del verde attrezzato, scandito da sedute e percorsi interni collegati con la parte più esterna del lotto, parallela a viale Cosmai, e un’area benessere in terra battuta utile per attività sportive: stretching, attività a corpo libero, corsa etc.; la terza, di 850 mq, vede la presenza di un campo polifunzionale configurato da tre aree di gioco: campo da calcio a 5, campo di pallavolo e campo da tennis; nella quarta, che ha un’estensione di 550 mq e si trova in prossimità della scuola elementare “Mattia Preti” e dell’asilo nido, è stata realizzata una zona giochi per i bambini; infine, la quinta area, di 1400 mq, ospita una piazza polivalente realizzata con degli interventi di urbanismo tattico.

In particolare, l’intervento riguarda la creazione di nuovi percorsi pedonali, la rigenerazione degli spazi verdi e realizzazione di aiuole, la potatura degli alberi presenti e piantumazione di nuove specie arboree integrabili con quelle esistenti; la posa in opera di arredo urbano e la pavimentazione ciclopedonale drenante ecocompatibile ed ecologica con finitura colorata. Il tutto realizzato attraverso la modalità architettonica dell’urbanismo tattico.

Le aree verdi, definite da alberi e arbusti di vario tipo, sono state pensate come un polmone verde che, inserito all’interno del contesto urbano, possa contribuire al miglioramento del comfort in termini di salubrità dell’aria e alla riduzione dell’inquinamento acustico creato dal traffico urbano delle strade adiacenti che delimitano il perimetro del lotto. L’idea progettuale di posizionare l’area giochi in prossimità delle scuole è finalizzata a rafforzare una sinergia con le infrastrutture scolastiche del quartiere che così potranno godere degli spazi aperti usufruendo dei giochi. Nella quinta ed ultima area è stato realizzato un intervento a basso impatto ambientale che si avvale del colore e del riutilizzo creativo di materiali di recupero, per far sì che la comunità possa riappropriarsi di spazi comuni mediante la realizzazione di pavimentazioni colorate ed elementi di arredo urbano. Il tutto con un approccio di riqualificazione ispirato alla modalità architettonica dell’urbanismo tattico, che usa la rimodulazione dello spazio per creare le cosiddette isole di socialità.  

“L’urbanismo tattico – spiega l’architetto Caferro – è una forma di architettura che consente di riavvicinare in modo concreto gli abitanti alla città. Il colore che invade gli spazi è uno degli elementi caratterizzanti che contraddistingue questi interventi che rimandano ad una visione tattica dell’urbanistica. In tal senso, il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN colorato di Heidelberg Materials, impiegato per realizzare la piazza polivalente e l’area gioco dei bambini, si è rivelato particolarmente adatto allo scopo perché mi ha permesso di realizzare pavimentazioni colorate con un materiale dalle caratteristiche tecniche molto performanti sia in termini meccanici che estetici, senza trascurare l’aspetto premiante della sostenibilità. In questo prodotto ho trovato il connubio perfetto tra funzionalità, prestazioni e alta valenza estetica, nel rispetto dell’ambiente. Potendo scegliere tra un’ampia varietà di pantoni dai colori accesi e brillanti, i.idro DRAIN mi ha consentito di soddisfare in pieno l’esigenza primaria dell’urbanismo tattico di comunicare attraverso l’uso del colore. È un materiale plastico che ben si presta alla modellazione delle forme dei percorsi del disegno progettuale favorendo la creazione di una pavimentazione colorata e molto confortevole (anche al tatto) e permettendo la realizzazione di aree prive di barriere architettoniche, lisce e pianeggianti che consentono a tutti di raggiungere gli spazi gioco e ricreativi. Sono molto soddisfatta del risultato finale delle pavimentazioni e, occupandomi di progettazione per la pubblica amministrazione, lo riproporrò anche per altre aree”.

Riqualificazione spazi inutilizzati: il caso studio dell’area quartiere Bosco De Nicola a Cosenza Piazza Cosenza web red
Foto 2_Il colore è uno degli elementi caratterizzanti. Il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN colorato di Heidelberg Materials, impiegato per realizzare la piazza polivalente e l’area gioco dei bambini, si è rivelato adatto allo scopo

Urbanismo tattico e rigenerazione urbana

L’approccio alla riqualificazione degli spazi pubblici proprio dell’urbanismo tattico – non invasivo, sperimentale, spesso temporaneo, a basso costo e condiviso – consente di rendere più vivibili, accoglienti, allegre ed esteticamente piacevoli, alcune zone delle grandi metropoli globali. Con pochi strumenti e risorse limitate è possibile creare isole di socialità per l’incontro e il relax, trasformando il rapporto, oggi sempre più complesso, tra i cittadini e la città. “Gli elementi che distinguono l’urbanismo tattico da altri interventi sono il carattere partecipativo, temporaneo e l’economicità. Perché, a differenza dei tradizionali progetti architettonici “calati dall’alto”, le azioni di urbanismo tattico nascono da un’analisi delle esigenze nascenti dei cittadini. Oltre modificare la destinazione d’uso di alcune zone, l’urbanismo tattico consente anche di recuperare strutture o aree inutilizzate e abbandonate, come è avvenuto per il quartiere Bosco de Nicola, a Cosenza”, spiega Caferro.

In questo intervento, una progettazione attenta, sostenibile e rispettosa delle esigenze della comunità locale, attraverso la creazione di aree gioco, aree relax e verdi, l’uso del calcestruzzo drenante i.idro DRAIN colorato per le pavimentazioni e il riutilizzo creativo di materiali di recupero e altri elementi di arredo urbano ha permesso di riqualificare l’intero parco urbano, rigenerando un’area inutilizzata.

Le caratteristiche del materiale drenante

“Tutte le aree del parco realizzate con i.idro DRAIN sono fruibili in piena sicurezza da tutti e in ogni stagione, in quanto il materiale consente di restituire l’acqua alla falda, drenando grandi volumi di acqua piovana e riducendo la formazione di ghiaccio dovuto a ristagni d’acqua indesiderati in inverno, tanto pericoloso sui percorsi pedonali”, afferma Caferro.

La matrice ad elevata percentuale di vuoti interconnessi di i.idro DRAIN consente di drenare oltre 200 LT/mq per minuto e, oltre a evitare la formazione di pozzanghere e di lastre di ghiaccio, nelle stagioni calde abbatte efficacemente l’isola di calore, rendendo più fresche e vivibili le aree in cui viene impiegato, contribuendo alla riduzione del calore (fino a 30 gradi rispetto ad una tipica pavimentazione in asfalto nei luoghi fortemente urbanizzati). Il valore di SRI (Indice di Riflettanza Solare) del prodotto, sempre maggiore di 29, il valore minimo stabilito dai CAM per le superfici esterne, consente alle superfici di rimanere più fresche rispetto ad altri materiali quando esposte all’azione dei raggi solari, regalando una sensazione di comfort maggiore e contribuendo alla riduzione dell’effetto “isola di calore”, afferma Caferro.

Inoltre, grazie alla particolare porosità del prodotto, le superfici realizzate con i.idro DRAIN assorbono la CO2 molto più rapidamente di un normale calcestruzzo, hanno ottime capacità meccaniche e richiedono una manutenzione minima. Tutte le caratteristiche di sostenibilità del prodotto e gli impatti ambientali legati alla sua produzione sono attestati dalla dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) di cui è in possesso.

“L’aspetto della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente è fondamentale per chi fa progettazione. Noi tecnici dobbiamo porre particolare attenzione anche alla scelta dei materiali per migliorare la sostenibilità a lungo termine dell’ambiente costruito e la qualità della vita dei cittadini di oggi e delle generazioni future, nel rispetto delle norme, sempre più attente ai temi della sostenibilità ambientale. i.idro DRAIN soddisfa tutte queste esigenze: è un prodotto innovativo e sostenibile”, dichiara Caferro.

Riqualificazione spazi inutilizzati: il caso studio dell’area quartiere Bosco De Nicola a Cosenza Pavimentazione drenante colorato Cosenza
Foto 3_La matrice ad elevata percentuale di vuoti interconnessi di i.idro DRAIN consente di drenare oltre 200 LT/mq per minuto

La posa e la colorazione del materiale drenante

Prima di realizzare le superfici drenanti, l’impresa affidataria dell’esecuzione dei lavori ha predisposto il piano di posa. “Abbiamo preparato un sottofondo di circa 30 cm con acciottolato sopra al quale è stato posato uno strato di stabilizzato di circa 3-4 cm per livellare la superficie. Su questo, previa compattazione del piano di posa, è stato gettato il materiale drenante per uno spessore di circa 8 cm. Ci siamo occupati anche della posa delle condotte drenanti per la raccolta e il corretto smaltimento delle acque meteoriche nel terreno. Terminati i lavori di preparazione del piano di posa, sono state realizzate dalla squadra i.build, la business unit calcestruzzi di Heidelberg Materials specializzata nelle pavimentazioni, le superfici in calcestruzzo drenante”, spiega Salvatore Lavoratore, titolare di ISIMPRESA.   

“Come i.build, – conferma Marco Sandri, Product Manager per le Pavimentazioni di Heidelberg Materials abbiamo realizzato tutte le aree previste dal progetto esecutivo con i.idro DRAIN di colore grigio standard, con un lavoro di squadra e un confronto continuo con l’impresa, la Direzione Lavori e la Committenza. In quest’ottica, insieme ad Eugenio Romano, referente tecnico commerciale i.build di zona, abbiamo fornito indicazioni all’impresa sul tipo di prodotto da utilizzare per la colorazione delle superfici in calcestruzzo drenante e le modalità di applicazione”. Terminata la posa del calcestruzzo drenante, l’impresa, sulla base delle indicazioni del team di i.build, ha proceduto alla colorazione delle aree in calcestruzzo mediante vernice a spruzzo con mineralizzanti colorati, seguendo lo schema indicato da progetto. “La vernice utilizzata, specifica per calcestruzzi drenanti, impregna la pasta cementizia colorandola, proteggendola e conferendo una maggiore durabilità allo strato drenante. Grazie ad una vasta gamma di colori accesi e brillanti, una volta definiti i contorni delle aree da colorare, assegnando ad ognuna la colorazione prevista, è stato possibile dare vita al disegno di progetto”, afferma Lavoratore.       

“Grazie al lavoro di squadra tra progettista, impresa e fornitore nella scelta e nell’uso di questo prodotto – dichiara Caferro  – abbiamo potuto raggiungere i risultati che c’eravamo prefissati, in risposta alle esigenze della Committenza e della cittadinanza: la riqualificazione di un’area dismessa e la restituzione all’uso pubblico di uno spazio vitale per la comunità, all’interno di un contesto residenziale e in prossimità delle scuole. Oltre alle caratteristiche di pregio offerte dal prodotto in termini di innovazione, valenza estetica e sostenibilità, uno dei grandi vantaggi nell’uso – conclude Caferro – è quello di poter contare, dalla proposta iniziale all’acquisizione, fino alla gestione ed esecuzione del cantiere, sul continuo confronto con i tecnici di Heidelberg Materials, in un’ottica di problem solving, che ha sempre consentito di trovare la soluzione tecnica più idonea per la risoluzione di ogni problematica di cantiere, con l’obiettivo di migliorare la durabilità e la qualità dell’opera”.

Per ulteriori informazioni
heidelbergmaterials.it

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