Il Consiglio Comunale di Milano sta discutendo in questi giorni il nuovo Piano di Governo del Territorio. Esso deve essere l’occasione per uscire “dalle logiche urbanistiche, puramente e solo regolatorie, per incidere sulla qualità dell’habitat e della vita quotidiana dei cittadini”. Lo stesso “dovrebbero fare anche le altre città italiane allineandosi con quanto avviene nelle città europee, esca”.
Lo ha dichiarato Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
“Deve essere l’occasione per introdurre norme innovative riguardo alla rigenerazione di edifici e di quartieri, sostenendo sperimentazioni di eco sostenibilità urbana” così come avviene da tempo in Francia, Germania, Austria e Svezia. “Ponendo a zero il consumo del suolo”, occorre realizzare un piano per incentivare la rigenerazione di case e di quartieri che applichino standard elevati di sostenibilità ambientale, con edifici in classe energetica A, capaci di autoprodurre energia, utilizzare materiali ecologici, risparmiare e riciclare l’acqua e che organizzino già in casa la separazione dei rifiuti. Gli incentivi volumetrici e di sconto sugli oneri sono, infatti, la leva che può indurre una cambiamento radicale nell’approccio alle ristrutturazioni e alle nuove edificazioni.
“Tutto questo può essere realizzato attraverso concorsi di architettura – che possono essere banditi anche da parte dei privati – per garantire trasparenza e una migliore qualità dei progetti”.
Su questi temi il Consiglio nazionale degli Architetti ha organizzato, insieme con Ance e Legambiente, il Forum “RI.U.SO. Città e rigenerazione urbana. Architettura e industria delle costruzioni per una nuova strategia di sviluppo” che si terrà il 20 e il 21 aprile prossimi all’Auditorium Stella Polare della Fiera Milano Rho, nel corso della 51a edizione dei Saloni.
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