L’entrata in vigore della patente a crediti per le imprese edili, fissata al 1° ottobre parrebbe essere confermata, nonostante le richieste di proroga da parte di alcune forze politiche e associazioni di categoria. Secondo il Ministero del Lavoro, come riportato da IlSole24Ore che, non ci sarà alcun rinvio né un periodo transitorio, ma saranno garantiti tempi tecnici per permettere l’implementazione graduale del sistema.
L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), tramite le parole della sua presidente Federica Brancaccio, ha chiarito che una proroga non è necessaria. Brancaccio ha sottolineato come l’associazione dei costruttori non intenda premere per un rinvio dell’adempimento, bensì per un’implementazione efficiente e veloce. Per Ance, è fondamentale che le imprese abbiano accesso a procedure snelle e rapide per rispettare le nuove normative senza difficoltà operative. La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori è un obiettivo primario per l’Ance e la patente a crediti rappresenta un passo significativo verso una vera qualificazione del settore edilizio.
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Indice
Il ministero conferma la scadenza del 1° ottobre
Negli ultimi giorni, alcune ipotesi di proroga dell’entrata in vigore della patente a crediti erano state ventilate a causa delle preoccupazioni emerse riguardo l’operatività del sistema. Tuttavia, il Ministero del Lavoro ha ribadito che non è prevista alcuna proroga e che tutto sarà pronto per il 1° ottobre. Questa decisione si scontra con le richieste avanzate sia da esponenti della maggioranza che dell’opposizione, che avevano presentato emendamenti al decreto Omnibus per posticipare l’entrata in vigore della patente di tre o addirittura sei mesi.
I principali sindacati del settore edile, tra cui la Filca Cisl e la Fillea-Cgil, hanno espresso la loro contrarietà a qualsiasi proroga. Mattia Pirulli e Enzo Pelle, rappresentanti della Filca-Cisl, hanno evidenziato come un rinvio non sia giustificato, specialmente alla luce del recente aumento degli infortuni e delle morti nei cantieri. Anche il segretario generale della Fillea-Cgil, Alessandro Genovesi, ha dichiarato che un rinvio sarebbe “inappropriato” e che è necessario avviare il sistema il prima possibile per garantirne il miglioramento e l’efficacia nel tempo.
Le proposte di proroga e le preoccupazioni delle imprese
Le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, hanno avanzato diverse proposte emendative al Decreto Omnibus per posticipare l’entrata in vigore della patente a crediti. Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Lega hanno presentato emendamenti per differire il termine al 1° gennaio prossimo, mentre il Pd e altri gruppi chiedono un rinvio al 1° aprile 2025. Tuttavia, il Ministero del Lavoro ha risposto con fermezza, dichiarando che non ci saranno rinvii e che le imprese dovranno adeguarsi al nuovo sistema entro il termine previsto.
Le imprese del settore edilizio, dal canto loro, hanno manifestato preoccupazione per la mancanza di informazioni dettagliate sul funzionamento della patente a crediti. In particolare, Renato Della Bella, vicepresidente di Confimi Industria, ha sottolineato come il regolamento attuativo non sia ancora stato reso noto e come non vi siano informazioni chiare sul portale dedicato alla presentazione delle domande. La richiesta delle imprese, tuttavia, non è quella di un rinvio, bensì di avere almeno un mese di tempo per adattarsi al nuovo sistema.
In attesa dell’OK definitivo
Il Ministero del Lavoro, insieme all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, sta lavorando per definire gli ultimi dettagli del sistema di qualificazione delle imprese. Il 29 agosto, il Consiglio di Stato ha espresso un parere sulla bozza del regolamento attuativo, richiedendo alcune modifiche. Uno degli ultimi passaggi necessari è il parere del Garante della Privacy, che deve valutare la gestione dei dati delle imprese. Fonti del Garante hanno confermato che il parere sarà rilasciato nei tempi previsti, consentendo di rispettare la scadenza del 1° ottobre.
In conclusione, nonostante le pressioni per un rinvio, la patente a crediti per le imprese edili probabilmente entrerà in vigore il 1° ottobre. La priorità, ora, è garantire che le imprese possano adeguarsi velocemente alle nuove disposizioni, semplificando le procedure e fornendo le informazioni necessarie per una corretta adozione del sistema.
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