Malattie asbesto-correlate: il report INAIL su incidenza, riconoscimenti e indennizzi per esposizione amianto

INAIL pubblica un’analisi dettagliata su incidenza delle patologie asbesto-correlate, riconoscimenti delle diagnosi professionali e non, e indennizzi per lavoratori esposti all’amianto e loro superstiti, con focus sulle prestazioni del fondo vittime dell’amianto

Allegati

La problematica dell’asbesto continua a rappresentare un tema cruciale per la salute pubblica. A livello mondiale, oltre il 70% dei decessi per tumori professionali è attribuibile all’esposizione all’amianto, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L’INAIL, in risposta a questa emergenza, ha pubblicato un opuscolo che offre dati statistici aggiornati sulle malattie asbesto-correlate, sulle rendite per i malati e i loro superstiti, e sulle prestazioni erogate dal Fondo per le vittime dell’amianto.

I dati analizzati sono tratti dagli archivi Open Data INAIL, aggiornati al 30 aprile 2024.

Vediamo nel dettaglio alcuni dei principali aspetti analizzati nella pubblicazione.

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Indice

Malattie asbesto-correlate riconosciute dall’INAIL (2019-2023)

Nel quinquennio 2019-2023, i lavoratori con malattie asbesto-correlate riconosciute dall’INAIL sono stati in media 1.269 all’anno, rappresentando il 6% del totale delle malattie professionali.

Di questi, il 40% è deceduto a causa della patologia. I tumori maligni di tessuto mesoteliale, in particolare il mesotelioma pleurico, costituiscono il 38% delle diagnosi. Seguono le altre malattie della pleura (29%), le malattie polmonari da agenti esterni (18%) e i tumori maligni dell’apparato respiratorio (14%).

Il riconoscimento delle patologie è fortemente concentrato in alcune aree geografiche. Nel 2023, il 32% dei casi si è registrato nel Nord-Ovest (Lombardia e Piemonte), mentre il 29% è stato rilevato nel Mezzogiorno (Sicilia e Puglia).

Rendite INAIL per malattie asbesto-correlate

Le rendite di inabilità permanente per malattie asbesto-correlate hanno subito un calo del 13% tra il 2019 e il 2023. Alla fine del 2023, erano in vigore 4.033 rendite, con un’età media dei beneficiari di 77 anni e una menomazione media del 38%. Le regioni con il maggior numero di rendite sono Campania (779 rendite), Liguria (385), Toscana (375) e Piemonte (369).

Le rendite ai superstiti rappresentano una componente significativa delle prestazioni per malattie asbesto-correlate. Tra il 2019 e il 2023, le rendite ai superstiti sono cresciute del 7%, raggiungendo 14.954 beneficiari alla fine del 2023. Lombardia e Piemonte sono le regioni con il maggior numero di rendite ai superstiti.

Prestazioni del fondo per le vittime dell’amianto

Il fondo per le vittime dell’amianto, istituito dalla Legge di Stabilità 2008, offre un indennizzo aggiuntivo ai titolari di rendite INAIL per patologie asbesto-correlate.

Dal 2023, l’indennizzo è pari al 17% della rendita. Nel periodo 2008-2023, la platea dei beneficiari è aumentata del 48%, con una diminuzione dei tecnopatici e un incremento dei superstiti.

Prestazioni una tantum per mesotelioma non professionale

Dal 2015, il fondo offre una prestazione una tantum per i malati di mesotelioma derivante da esposizione ambientale o familiare.

A partire dal 2023, l’importo è stato aumentato a 15 mila euro. Tra il 2015 e il 2023, sono state accolte 3.018 richieste, con il 92% delle esposizioni di tipo ambientale. Le regioni con il maggior numero di beneficiari sono Lombardia (39%), Piemonte (15%) ed Emilia-Romagna (11%).

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Elaborazione e Gestione del DVR: carenze ed errori da evitare

Questo testo è un manuale al contrario in quanto non istruisce qualcuno a far qualcosa (nello specifico, un Documento di Valutazione del Rischio) ma, piuttosto, vuole costituire un’ampia “raccolta” di errori, omissioni, carenze e criticità, analizzate e commentate dall’Autore, che molto spesso si riscontrano all’interno di questo fondamentale documento prevenzionistico, così che possa costituire una traccia utile all’estensore del DVR, per non incorrere negli stessi sbagli. Elaborare e gestire nel tempo un DVR “perfetto” non è semplice in quanto la possibilità di commettere un errore di valutazione è molto elevata. L’opera quindi offre al lettore (datore di lavoro, consulenti, tecnici, specialisti, professionisti) uno strumento pratico, operativo e caratterizzato da una grande concretezza che consente la redazione e l’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio in qualsiasi tipo di attività produttiva ed economica in modo completo, professionale, non burocratico, realmente utile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e “a prova di errore”.Danilo G. M. De FilippoIngegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.

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