AkzoNobel, leader mondiale nel comparto delle pitture e vernici per l’edilizia professionale, presenta il Piano del Colore di Bergamo, Linee guida per gli interventi sulle facciate storiche. Un progetto affidato alla multinazionale olandese del colore nel 2009, a seguito di un “Avviso per la ricerca di uno Sponsor” del Comune di Bergamo.
A capo del progetto, un’equipe interdisciplinare coordinata dalla multinazionale olandese e dall’architetto Riccardo Zanetta, già autore, coautore e consulente di numerosi Piani del Colore e dall’architetto Domenico Egizi (Bergamo), esperto ambientale con pluriennale esperienza nel campo dell’urbanistica e del restauro di edifici storici.
Oltre due anni di lavoro, 4.000 metri di facciate censite dai tecnici dal 2009, per un totale di 130 tonalità raccolte in un’unica tavolozza colore, tinte vicine alla tradizione e ai colori tipici del paesaggio di Bergamo.
“Il Piano del Colore si propone come strumento di rilettura dell’esperienza locale attraverso l’analisi del tessuto storico urbano e la sua stratificazione” spiegano gli architetti Domenico Egizi e Riccardo Zanetta “lo studio delle tecniche costruttive, degli elementi di facciata e dei suoi colori. Il Piano si sviluppa sulla base di un rilievo di precisione di tutte le facciate degli edifici prospettanti Piazza Mercato delle Scarpe, via Porta Dipinta, via S.Giacomo, via Colleoni, Piazza Cittadella, Piazza Mascheroni, Piazza Mercato del Fieno, Piazza Vecchia, via S.Lorenzo, via Gombito. Rilievo che consente di valutare con estrema precisione la facciata di ogni singolo edificio con tutti gli stilemi e le caratteristiche tipologiche esistenti compresi i fili di gronda, i volumi in zona copertura, le altane e le eventuali superfetazioni”.
“Città Alta è un progetto ambizioso, in linea con le strategie di investimento definite da AkzoNobel per la rivalutazione e il recupero del patrimonio culturale e architettonico delle bellezze artistiche italiane” spiega Maurizio Poletti, amministratore delegato di AkzoNobel Coatings s.p.a.
Un piano di studio articolato in diverse fasi
Il Piano del Colore del nucleo storico denominato Bergamo Alta si è articolato in diverse fasi di studio ed elaborazione, distinte ma integrate fra loro, con il coinvolgimento di tutte le professionalità.
1.fase la ricerca storico-archivistica, bibliografica e iconografica, condotta dal Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” (CST) dell’Università degli Studi di Bergamo, finalizzata alla ricostruzione delle caratteristiche tecniche e materiche delle facciate oggetto di studio, oltre all’analisi dell’esistente con ricognizione diretta e restituzione delle caratteristiche tecniche e materiche delle facciate. Le informazioni di studio e di rilevazione diretta sono organizzate in schede compatibili con il Sistema Informativo Fronti Architettonici (SIFA) in corso di realizzazione da parte del Comune di Bergamo; ognuna delle schede riguarda un edificio (articolato nelle diverse facciate/cassoni).
2. fase, il rilievo delle geometrie, affidato allo studio degli architetti E. Colombo Zafinetti e P. Peverelli, realizzato grazie ad un’innovativa tecnica di scansione laser per il rilievo in grado di rappresentare l’oggetto attraverso un modello tridimensionale manipolabile, costituito da una fittissima trama di punti, per ognuno dei quali è stato possibile individuare relazioni e posizioni spaziali. Contemporaneamente alla scansione laser, si è proceduto al rilievo topografico e fotografico per l’esecuzione di una serie di fotografie a 360° per la corretta descrizione dello stato di fatto.
3. fase, il rilievo del colore, coordinato dagli architetti R. Zanetta, D. Egizi e con l’assistenza tecnica degli esperti del colore Sikkens. L’operazione è stata caratterizzata dal rilevamento del colore diretto sulle facciate con cataloghi di codifica (ACC, Munsell) per i colori degli intonaci e degli altri manufatti lignei e in ferro che caratterizzano la facciata; mappature cromatiche e elaborazione di schede dei singoli edifici comprendenti dati relativi ai colori rilevati per ogni singola facciata. In questa fase, avvalendosi del contributo del geologo dott.Andrea Gritti, si è anche svolto un approfondimento sugli elementi litoidi che connotano la cortina edilizia,approfondendo anche i caratteri delle malte e terre naturali utilizzate nella coloritura murale. È stato dunque effettuato un rilievo di dettaglio per la classificazione degli elementi litoidi inseriti nel tessuto dell’edificato a cui è seguita la ricostruzione dei siti di provenienza, dando infine indicazioni sulle tonalità cromatiche sia della roccia in frattura viva che in patina di alterazione.
Sulla base dell’insieme di queste ricerche, il team di progetto ha elaborato una tavolozza base dei colori tradizionali di Bergamo Alta con una classificazione di oltre 100 tinte, per supporti murali, legni e ferri.
Il Piano Colore andrà inteso quale contributo storico e scientifico in grado di fornire le linee guida di base a tecnici comunali e professionisti per l’indirizzo, il controllo e la progettazione delle opere di manutenzione e restauro delle facciate. Un punto di riferimento importante per il restauro degli edifici e garanzia per il rispetto della tradizione cromatica dei palazzi di tutto il centro storico di Bergamo.
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