Elettrosmog: cos’è
In un mondo sempre più tecnologico e interconnesso, gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo sono attraversati da una fitta rete di campi elettromagnetici di ogni tipo. Reti cellulari di vari operatori e diverse generazioni (Edge, 3G, 4G, presto 5G), reti WiFi domestiche o a uno commerciale, cordless etc.
Con l’arrivo dell’internet of things, anche i comuni elettrodomestici di casa come lavatrici e televisori oltre ovviamente a portatili e tablet, sono tutti in grado di ricevere e trasmettere segnali wireless che attraversano lo spazio dove viviamo. Persino le normali linee elettriche all’interno delle pareti creano campi magnetici e questo, per chi soffre di ipersensibilità può portare a mal di testa, disturbi del sonno o persino problemi alla pelle.
Conosciuto comunemente con il termine “elettrosmog”, questa forma di inquinamento elettromagnetico è un argomento fortemente discusso e dibattuto, con due campi divisi fra loro, uno che sostiene che non provochi danni alla salute, l’altro che invece ritiene che questo sia un problema serio e che può mettere in pericolo la nostra salute, in particolare quella dei bambini e degli anziani.
Esperti del settore non concordano su una posizione ben precisa, ma sicuramente questo è un tema che una porzione consistente della popolazione conosce.
Paesi come la Francia riconoscono da anni l’elettrosmog come fattore causante invalidità e anche nel nostro paese vi sono state sentenze di tribunali che hanno stabilito che l’esposizione costante a forti onde elettromagnetiche possono causare malattie professionali.
Elettrosmog: protezione in casa
Una protezione da questi campi elettromagnetici senza dover investire somme ingenti può dunque portare chiari vantaggi sia per tutti coloro che sono preoccupati per la salute della propria famiglia in abitazioni private, sia per ambiti commerciali, dove le interferenze fra le varie reti ed il segnale RFID presente in modo esponenziale nei prodotti destinati alla vendita sono un problema sempre crescente.
A offrire una soluzione efficace a questi due problemi ci ha pensato una piccola ditta tedesca specializzata in carte da parati che ha recentemente lanciato una carta da parati in grado di bloccare fino al 99% delle radiazioni elettromagnetiche nello spazio in cui è stata posata. Chiamata “GUARDIA – Scudo elettromagnetico” questo prodotto offre una soluzione semplice e relativamente economica sia a genitori preoccupati della salute dei propri figli che per soluzioni commerciali.
Questa carta da parati è l’evoluzione di un modello già sviluppato per ospedali, dove viene utilizzata per prevalentemente per schermare dalle radiazioni elettromagnetiche causate dalle procedure di elettroencefalografia e di tomografia a risonanza magnetica. Un altro utilizzo di tale modello è nelle ambasciate e sedi diplomatiche di vari paesi, dato che il problema della protezione da intercettazioni è sicuramente molto rilevante in queste sedi.
Come vengono bloccate le radiazioni elettromagnetiche?
A prima vista appare come una comune carta da parati grigia in tessuto non tessuto, senza essere più spessa o pesante di un normale modello puramente decorativo. Al suo interno sono però state aggiunte, durante il processo di produzione, fibre di carbonio che producono le richieste caratteristiche di schermatura dalle radiazioni.
Queste fibre trasformano le radiazioni ad alta frequenza in calore senza alcun componente nocivo, dato che sono state appositamente studiate per essere di grandi dimensioni e non rappresentare un rischio per l’aria dell’ambiente. Occorre notare come questa carta da parati non sia né metallica né ferromagnetica, con un materiale portante traspirante come qualsiasi altra carta da parati dalle stesse caratteristiche.
La carta da parati GUARDIA soddisfa lo standard di “bassa infiammabilità” ed è dunque adatta anche per edifici pubblici soggetti a requisiti di protezione antincendio.
Elettrosmog: vantaggi per ambienti destinati alla vendita
La riduzione dei costi delle etichette contenenti chip RFID e il loro vantaggio in termini di logistica hanno portato negli ultimi anni alla graduale scomparsa dei tradizionali codici a barre e alla loro sostituzione con etichette RFID nella gran parte dei prodotti e negli imballaggi degli spazi commerciali. Le etichette dotate di chip RFID sono in grado di comunicare attivamente con la relativa stazione remota, per esempio il terminale del punto vendita di un punto commerciale, tramite campi ad alta frequenza con un raggio di pochi metri.
In negozi dotati di uno spazio limitato, come i centri commerciali, dove le aree di stoccaggio e magazzino sono spesso situate direttamente dietro le aree di vendita, questo può portare a interferenze con il segnale POS, creando sovrapposizioni tecniche che hanno un impatto negativo nel sistema di pagamento. Si tratta di un problema serio, già sperimentato da una grande catena americana di articoli sportivi, che l’ha risolto coprendo le pareti degli spazi di magazzino dei punti vendita con la carta da parati con schermatura elettromagnetica GUARDIA, che ha risolto non solo i problemi nelle loro aree di cassa, ma anche le fastidiose interferenze con i negozi adiacenti, dato che anch’essi utilizzano etichette RFID.
Se vuoi ulteriori informazioni su come posare e utilizzare GUARDIA, visita il blog del produttore.
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