Detrazione Irpef per ristrutturazione, come usufruirne

Prima di tutto, sono detraibili le spese effettuate per una ristrutturazione, non per semplici interventi di relook. Poi, c’è altro da sapere. Ecco i dettagli

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La detrazione Irpef sui lavori di ristrutturazione, che permette di ottenere un bonus fiscale del 50% sulle spese sostenute per la ristrutturazione, con limite massimo di 96 mila euro, può essere facilmente ottenuta dal contribuente che è alle prese con lavori di risanamento del proprio immobile.

Gli adempimenti, soprattutto per quanto riguarda la produzione di documentazione e fatture relative alla ristrutturazione e alle spese sostenute, possono essere gestiti direttamente dall’impresa a cui sono stati affidati i lavori, nei casi in cui è stato scelto un servizio di ristrutturazione chiavi in mano. I migliori fornitori di questo servizio, infatti, sono in grado di elevarsi come partner a tutto tondo per il compimento di qualsiasi intervento, ponendosi al fianco del proprio cliente.

Detrazione Irpef sui lavori di ristrutturazione

Cosa bisogna fare

Andiamo con ordine. Sono detraibili le spese effettuate per una ristrutturazione, non per semplici interventi di relook o arredamento (ma, per l’arredamento, attenzione al bonus mobili, di cui parliamo sotto). Per poter beneficiare della detrazione Irpef sui lavori di casa è innanzitutto necessario pagare i lavori con un bonifico bancario o postale. All’interno del bonifico dovranno risultare in maniera chiara la causa del versamento, il codice fiscale del committente (ovvero, di colui che potrà godere della detrazione) e il codice fiscale o il numero di partita IVA del beneficiario del bonifico. Si tratta di un’accortezza che deve valere sia nel caso in cui a pagare sia direttamente il proprietario dell’immobile ristrutturato, sia se lo fa l’istituto di credito che sta finanziando i lavori.

In secondo luogo, è fondamentale inserire i dati catastali identificativi dell’immobile, e gli estremi di registrazione dell’atto dei lavori nella dichiarazione dei redditi.

Ebbene, come abbiamo già avuto modo di accennare in apertura di questo approfondimento, è palese che ad occuparsi di queste attività possa essere direttamente lo stesso contribuente, che dovrà aver cura di effettuare questi passaggi in maniera corretta, al fine di non vedersi pregiudicato il diritto a ottenere questa corposa detrazione Irpef, che nella maggior parte dei casi permetterà di ottenere un risparmio di imposta di migliaia di euro.

Tuttavia, è consigliabile che a occuparsi di questo aspetto sia uno specialista nel settore, che possa sollevare il cliente da ogni incombenza e, soprattutto, metterlo al riparo da eventuali sbagli.

In tale ambito, non mancano gli operatori nel settore della ristrutturazione chiavi in mano – citiamo IoRistrutturoeArredo, un network composto da professionisti dell’interior design e da 90 punti vendita presenti in tutta Italia – che si occupano non solamente della progettazione e della realizzazione dei lavori, ma anche della loro parte burocratica, dedicando un unico referente che, tra le altre cose, spiegherà di volta in volta in che modo gestire i pagamenti e quali documenti devono essere portati in sede di dichiarazione dei redditi per poter beneficiare della detrazione ai fini Irpef.

Bonus mobili

Con l’occasione, rammentiamo che quella di cui sopra non è certamente l’unica detrazione riconosciuta a chi si avvicina al compimento di lavori di ristrutturazione del proprio appartamento. Sia sufficiente evidenziare la presenza del bonus mobili, ovvero della possibilità di poter “scaricare” una parte dei costi legati all’acquisto di mobili ed elettrodomestici, su un appartamento recentemente ristrutturato o in corso di ristrutturazione. Invitiamo tutti gli interessati a parlarne con il proprio consulente, per poterne sapere di più e potersi assicurare le migliori soddisfazioni in tale ambito!

Redazione Tecnica

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