Il ddl in materia di consumo del suolo a un passo dalla bandiera a scacchi dell’approvazione definitiva: potrebbe proprio essere questa la giornata decisiva per completare l’iter tortuoso di un disegno di legge importante e delicato. “Puntiamo a chiudere il provvedimento nella giornata di mercoledì” afferma deciso il relatore del ddl, Massimo Fiorio (Pd).
L’obiettivo posto in cima al novero delle priorità è quello di limitare e contingentare a realizzazione di nuove costruzioni nel nostro Paese. Continuano, nel frattempo, a fioccare le polemiche (e le critiche) intorno al testo, con il Movimento 5 Stelle che contesta il nuovo impianto della legge (con il passare dei mesi avrebbe perso di vista l’intento di bloccare il consumo di nuovo suolo).
Nella giornata di ieri la Camera ha sigillato in maniera definitiva 4 articoli del testo finale (sugli 11 articoli complessivi che compongono la struttura del disegno di legge): i deputati si sono focalizzati prevalentemente sulle definizioni, fissando nuove deroghe: tra queste, spicca quella per le aree funzionali all’ampliamento delle attività produttive esistenti. Sono anche state contingentate le compensazioni ambientali, previste in caso di consumo di nuovo suolo: dovranno essere proporzionate all’intervento. Oggi verranno sciolti gli ultimi nodi sul periodo transitorio.
Maggioranza e Governo hanno prodotto negli ultimi giorni una discreta accelerazione sull’iter di approvazione del provvedimento, con l’obiettivo sovrano di portare finalmente a casa il disegno di legge, dopo un percorso durato mesi. Per un sintetico riassunto ddl tormentato percorso del disegno di legge (oltre 2 anni di gestazione) in materia leggi l’articolo Consumo di suolo, nuova legge in arrivo (tra le polemiche).
Le correzioni programmate toccano in particolare due passaggi: le definizioni, inserite all’inizio, e la fase transitoria, alla fine. Tra le modifiche più rilevanti intercorse nell’ultima fase, nella direzione di un ampliamento delle deroghe a quella che è la “ratio” del provvedimento vanno segnalate quelle ai primi due articoli del ddl. È stata corretta la definizione di superficie agricola. Non ricadono in questa nozione e, quindi, nelle stringenti maglie del disegno di legge sul consumo di suolo “le aree funzionali all’ampliamento delle attività produttive esistenti”, oltre ai lotti interclusi, piccole aree comprese tra opere già esistenti, e alle aree “ricadenti nelle zone di completamento destinate prevalentemente a interventi di riuso e di rigenerazione”.
Un’altra modifica contribuisce a coordinare la prima parte del disegno di legge con le regole del nuovo Codice Appalti, stabilendo che la nozione di infrastrutture prioritarie sia agganciata al nuovo d.lgs. 50/2016 (“Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto…”). In concreto, pertanto, si farà riferimento al nuovo Documento di programmazione pluriennale (ancora da definire).
Inoltre, all’interno del concetto di compensazione ambientale, prevista in seguito agli interventi di consumo di suolo, è stata inserita la nozione di proporzionalità “rispetto all’entità dell’intervento stesso”.
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