Contributo professionisti Inarcassa calamità naturali Emilia Romagna: come richiederlo

Un riepilogo su: le modalità, la documentazione da presentare e le tempistiche da rispettare per ottenere il contributo

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A seguito dei gravi eventi meteorologici che si sono verificati in Emilia-Romagna a partire dal 17 settembre 2024, Inarcassa ha annunciato un bando per l’erogazione di un contributo volto a supportare i professionisti colpiti dai danni causati da tali calamità.

Il bando è rivolto ai professionisti iscritti ad Inarcassa, residenti o con studio professionale nei territori interessati dalle ordinanze delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.

Il contributo, in riferimento all’art. 27 del Regolamento Generale Assistenza di Inarcassa, è finalizzato al sostegno dei professionisti che, operanti nei territori colpiti dagli eventi calamitosi, hanno subito danni agli immobili adibiti a studi professionali o beni strumentali. L’obiettivo è agevolare la ripresa dell’attività professionale in un contesto difficile.

Il contributo concesso è reversibile e dovrà essere restituito a rate semestrali di pari importo tramite PagoPA

La delibera è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Inarcassa il 25 ottobre 2024, fissando criteri e importi del contributo. Vediamo di seguito cosa prevede il bando Inarcassa.

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Indice

Soggetti beneficiari e requisiti di ammissione

Il bando si rivolge ai professionisti iscritti a Inarcassa alla data degli eventi calamitosi.

Per essere ammessi, i richiedenti devono essere:

    • iscritti ad Inarcassa;
    • residenti o con studio professionale nei territori interessati dalle ordinanze;
    • proprietari, o comproprietari o usufruttuari di immobili adibiti a studio professionale o ad uso promiscuo (studio professionale e residenza) danneggiati dall’evento calamitoso e/o titolari di beni strumentali danneggiati dall’evento calamitoso.

    I professionisti devono essere in regola con gli obblighi contributivi e dichiarativi verso Inarcassa per poter presentare la domanda. Sono escluse dal bando le domande presentate da soggetti con irregolarità su precedenti contributi.

    Spese e danni ammessi al contributo

    Il contributo prevede un rimborso parziale, reversibile e senza interessi per le spese sostenute, con importi massimi erogabili fissati per ciascuna tipologia di intervento:

    • lavori di ristrutturazione dell’immobile danneggiato: fino a 100 mila euro;
    • ripristino o sostituzione di beni strumentali e arredi: fino a 10 mila euro;
    • trasloco verso un nuovo studio, se dichiarato inagibile: fino a 5 mila euro;
    • sistemazione temporanea dello studio: fino a 12 mila euro, previa stipula di contratto di locazione o comodato;
    • danno a veicoli adibiti all’uso professionale: limite massimo di 20 mila euro, in base al valore commerciale o al costo di riparazione.

    L’importo massimo per ogni singolo iscritto non può superare i 100 mila euro e il contributo può essere cumulato con altre sovvenzioni pubbliche o private, purché non superi il valore dei danni effettivi. Le spese devono essere documentate e calcolate al netto dell’IVA.

    Modalità e termini di presentazione della domanda

    I professionisti interessati devono presentare domanda entro 120 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, tramite il modulo disponibile nell’area riservata di Inarcassa Online, sezione “Domande e Certificati”. La ricevuta digitale rilasciata da Inarcassa farà fede per la data di invio.

    Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:

    • planimetria e visura catastale aggiornata degli immobili;
    • eventuale certificazione del Comune attestante l’inagibilità degli immobili;
    • perizia asseverata a firma di professionista abilitato, con stima analitica dei danni subiti sulla base di un prezzario ufficiale in vigore alla data dell’evento;
    • perizia asseverata a firma di professionista abilitato con stima analitica dei costi nonché della data di acquisto dei beni strumentali e degli arredi danneggiati; in alternativa potrà essere prodotta autocertificazione sottoscritta ai sensi di legge;
    • in caso di danni all’autoveicolo copia del certificato di proprietà, dichiarazione attestante l’utilizzo per l’esercizio della professione e documentazione fotografica del mezzo danneggiato.
    • copia fattura/ricevuta relativa alle eventuali spese di trasloco;
    • copia fattura/ricevuta delle spese sostenute per l’eventuale sistemazione provvisoria professionale;
    • eventuale ulteriore documentazione (fatture/ricevute/preventivi/contratti) idonea a dimostrare i danni subiti.

    Il termine di presentazione dell’istanza scade il 25 febbraio 2025.

    Istruttoria e liquidazione contributo

    Una volta presentata la domanda, Inarcassa ha la facoltà di richiedere eventuali integrazioni documentali entro 180 giorni dalla richiesta. Il Consiglio di Amministrazione adotta entro 60 giorni dal termine ultimo per la presentazione delle istanze ovvero dalla ricezione della documentazione integrativa, se richiesta dagli uffici, il provvedimento di concessione o di diniego del contributo reversibile.

    In caso di esito positivo, il contributo verrà erogato previa accettazione dei termini di restituzione da parte dell’iscritto.

    Il contributo concesso è reversibile e dovrà essere restituito a rate semestrali di pari importo tramite PagoPA. Le modalità di restituzione variano in base all’importo del contributo:

    • contributi fino a 5 mila euro: restituzione in tre anni.
    • contributi superiori a 5 mila euro: restituzione in cinque anni.

    La prima rata è prevista un anno dopo l’erogazione del contributo. In caso di decesso dell’iscritto, l’obbligo di restituzione ricade sugli eredi, che devono rispettare il piano di pagamento.
    Il mancato pagamento di tre rate, anche non consecutive, comporta la decadenza automatica del piano di restituzione. L’importo residuo dovrà essere rimborsato in un’unica soluzione, con interessi legali, entro 30 giorni dalla comunicazione di decadenza.

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    Redazione Tecnica

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