Dal 10 maggio al 23 novembre 2025, Venezia sarà nuovamente capitale internazionale dell’architettura, ospitando – ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera – la 19ª Mostra Internazionale di Architettura (o Biennale di Architettura 2025), curata dall’architetto Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective.
Questa edizione invita a riflettere profondamente sul ruolo dell’architettura nell’età dell’adattamento climatico: non più soltanto mitigazione, ma ripensamento radicale degli spazi costruiti alla luce di condizioni ambientali sempre più severe e imprevedibili. La mostra propone un approccio innovativo e interdisciplinare, riunendo oltre 750 partecipanti tra architetti, ingegneri, filosofi, artisti e scienziati.
L’obiettivo è quello di promuovere nuove visioni attraverso tre percorsi principali: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence. Un viaggio tra natura e tecnologia, culminante con una provocazione: lo spazio non è una via di fuga, ma un’opportunità per migliorare la vita sulla Terra.
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Manuale del progettista per gli interventi sull’esistente e per la redazione di Due Diligence immobiliare
Questa nuova edizione del “Manuale del Progettista per gli interventi sull’esistente e per la redazione delle Due Diligence immobiliari” è un testo essenziale che offre un valido supporto a tutti i professionisti tecnici coinvolti nella gestione e nel- la trasformazione del patrimonio edilizio esistente. Aggiornato e ampliato dopo l’entrata in vigore della legge n. 105/2024 (c.d. Salva Casa), l’opera recepisce tutte le novità e i cambiamenti intervenuti dal 2021, anno di uscita della prima edizione, diventata presto un best seller nazionale. Queste novità normative hanno rafforzato significativamente il ruolo dei tecnici, ampliandone, di conseguenza, le responsabilità. L’impegno del professionista tecnico non si limita più alla progettazione e alla direzione dei lavori, ma include una respon- sabilità diretta e spesso esclusiva nell’asseverare la conformità urbanistica ed edilizia degli interventi. Questo ruolo di “garante” delle opere non si esaurisce con l’avvio del cantiere, ma si estende fino all’ottenimento dell’agibilità, coinvolgendo il tecnico in un processo che, se non seguito con precisione e rigore, può esporre a conseguenze sotto il profilo penale, civile e deontologico. In questo scenario, il manuale di Marco Campagna rappresenta una risorsa di inestimabile valore. Pensato per una rapida consultazione, il testo offre una guida pratica agli interventi sull’esistente e ai criteri alla base della redazione della Due Diligence immobiliare, fornendo un quadro di riferimento chiaro e strutturato per affrontare le procedure autorizza- tive e le verifiche preliminari in modo efficiente e conforme alla normativa.Da apprezzare particolarmente l’approccio multidisciplinare adottato dall’au- tore. In un settore in cui le norme sono sempre più trasversali e interconnesse, è fondamentale avere una visione d’insieme che consenta di operare con consapevolezza in tutti gli ambiti coinvolti: dall’urbanistica alla prevenzione incendi, dalla tutela dei beni culturali all’efficientamento energetico. Questa nuova edizione, arricchita e aggiornata, offre dunque il supporto necessario per affrontare le sfide professionali con la solidità e l’affidabilità che caratterizzano la categoria dei professionisti tecnici. Marco CampagnaArchitetto libero professionista. Nel corso degli anni ha avuto modo di approfondire i temi dell’urbanistica applicata agli interventi edilizi, sia svolgendo pratiche in prima persona, sia operando come consulente o come perito, sia per conto di privati che per società, eseguendo parallelamente progettazioni e direzioni lavori per diversi interventi di recupero e di valorizzazione immobiliare. È attualmente componente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, formatore e docente in svariati corsi di ag- giornamento e approfondimento professionale presso il medesimo Ordine e presso altre realtà.
Marco Campagna | Maggioli Editore 2024
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Venezia, laboratorio vivente dell’architettura sostenibile
In un anno in cui il Padiglione Centrale dei Giardini è in ristrutturazione, Venezia stessa diventa laboratorio vivente. La città lagunare, vulnerabile simbolo del cambiamento climatico, ospita installazioni sperimentali e prototipi diffusi, mettendo in luce l’importanza della collaborazione tra discipline e “intelligenze” diverse per affrontare una realtà in continua evoluzione.
L’approccio curatoriale della Biennale, diretto da Carlo Ratti, si contraddistingue per l’eccezionale apertura alla multidisciplinarietà. Architetti, ingegneri, designer, filosofi, artisti e molti altri professionisti hanno collaborato insieme per ridefinire il concetto stesso di autorialità in architettura, proponendo un modello inclusivo e intergenerazionale.
La Biennale di quest’anno, inoltre, si inserisce in un più ampio contesto internazionale, collaborando con realtà come la COP30 delle Nazioni Unite a Belem, la C40 Cities Climate Leadership Group e la Baukultur Alliance di Davos, rafforzando il legame tra architettura, sostenibilità e politiche globali.
Anche il tema della circolarità e della sostenibilità ambientale è al centro dell’evento, con l’obiettivo di ottenere la certificazione di neutralità carbonica, seguendo il Manifesto di Economia Circolare promosso da Carlo Ratti insieme alla Ellen MacArthur Foundation. La Biennale Architettura 2025 diventa così un’occasione per trasformare il modo in cui pensiamo e costruiamo il nostro futuro, con Venezia come laboratorio vivente di soluzioni innovative e visioni audaci.
Padiglione Italia 2025: Terræ Aquæ, ripensare il confine tra terra e mare
In questo contesto internazionale si inserisce il Padiglione Italia, all’Arsenale, che quest’anno si intitola Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del Mare. Sotto la guida curatoriale dell’architetta Guendalina Salimei, l’esposizione si concentra sull’intimo rapporto che lega l’Italia al mare, proponendo un Mediterraneo allargato ai vicini oceani e riflettendo sulla necessità di adattarsi a nuove esigenze ambientali, economiche e culturali.
La proposta del Padiglione Italia – presentato il 14 marzo scorso a Roma – è chiara: bisogna ripensare le coste italiane con progetti sostenibili e integrati, valorizzando il patrimonio naturale e culturale, in una prospettiva di adattamento alle sfide globali come i cambiamenti climatici e le trasformazioni socio-economiche. Il mare diventa un elemento essenziale non solo dal punto di vista geografico, ma anche culturale e progettuale.
Come affermato dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, Venezia rappresenta il luogo ideale per riflettere sul mare, luogo in cui l’Italia ha storicamente espresso la sua massima bellezza e sapienza. Secondo il Direttore Generale Angelo Piero Cappello, il dialogo tra terra e acqua, al centro della partecipazione italiana, assume oggi un valore cruciale per un futuro che richiede soluzioni nuove, capaci di integrare dimensioni ambientali, sociali ed economiche.
Dalla tradizione alla visione del futuro: un percorso intergenerazionale
Il progetto curato da Salimei punta su un approccio innovativo che raccoglie visioni, ricerche e installazioni, stimolando un’intelligenza collettiva che coinvolge differenti generazioni e professionalità. La call pubblica ha raccolto proposte che spaziano da progetti di rigenerazione urbana a visioni speculative, mostrando come il confine tra terra e acqua sia un luogo dinamico di sperimentazione.
La mostra, articolata tra progetti concreti e visioni innovative, richiama alla responsabilità ambientale, proponendo strategie per affrontare problemi specifici come l’erosione costiera, la riqualificazione dei waterfront e la conservazione del patrimonio sommerso. L’obiettivo è creare nuove centralità urbane e comunitarie, superando barriere fisiche e simboliche tra terra e mare.
Parallelamente alla mostra, il Padiglione Italia propone un articolato Programma Pubblico intitolato Il mare dell’intelligenza. Dialoghi, che prevede workshop, seminari e conferenze. In questo modo, Venezia diventa un luogo di confronto internazionale, non solo espositivo ma anche di dialogo e scambio culturale.
Biennale Architettura 2025: orari e informazioni generali
Orario estivo Giardini / Arsenale (da sabato 10 maggio a domenica 28 settembre): 11 – 19 (ultimo ingresso 18.45)
Fino al 28 settembre, solo sede Arsenale: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.45)
Orario autunnale (dal 29 settembre al 23 novembre): 10 – 18 (ultimo ingresso 17.45)
Chiuso il lunedì (tranne: 12 maggio, 2 giugno, 21 luglio, 1 settembre, 20 ottobre, 17 novembre)
Per ulteriori informazioni
Sito ufficiale Biennale Architettura 2025
Eventi collaterali Biennale Architettura 2025
Sito ufficiale Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025
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