Il Bando ISI 2015 è un importante strumento per le aziende che vogliono investire nella salute e sicurezza dei propri lavoratori, beneficiando al contempo di un contributo da parte dell’INAIL che può arrivare massimo a € 130.000,00.
In questo articolo andremo ad esaminare i vari step che le aziende devono seguire per presentare correttamente le domande. La presentazione delle domande per il Bando ISI è suddivisa in 3 step:
1. Inserimento domande online
Le aziende, attraverso il portale INAIL, devono inserire a partire dal 1°marzo 2016 ed entro il 5 maggio 2016 le domande online. Solo le iniziative che raggiungeranno almeno 120 punti di punteggio potranno accedere alla fase successiva.
2. Invio elettronico della domanda
Completata la fase di caricamento della domanda e scaricato il proprio codice identificativo, le imprese dovranno attendere la pubblicazione da parte dell’Ente della data di Click Day. In tale data, che potrà variare anche a seconda della Regione di appartenenza, le domande dovranno essere trasmesse elettronicamente nelle modalità che verranno successivamente pubblicate dall’INAIL.
3. Pubblicazione graduatoria e trasmissione documentazione cartacea
Una volta completato l’invio elettronico della domanda, i soggetti beneficiari dovranno attendere la pubblicazione della graduatoria da parte dell’INAIL. Solo le domande che verranno ammesse in tale graduatoria, potranno accedere alla fase successiva, ossia di compilazione e trasmissione della documentazione cartacea entro 30 giorni.
La documentazione da presentare, potrà variare a seconda della tipologia di progetto selezionato (progetto di investimento, modelli organizzativi o bonifica amianto). La documentazione in comune fra tutte le misure è:
– Modulo di domanda generato dal sistema INAIL;
– Copia documento d’identità del legale rappresentante;
– Dichiarazione relativa all’iscrizione presso la Camera di Commercio di competenza;
– Dichiarazione relativa all’adozione di buone prassi (se prevista);
– Dichiarazione relativa alle parti sociali (se prevista).
Nel caso di progetti di investimento o di bonifica da materiali contenenti amianto, le imprese devono inoltre presentare una perizia giurata, che dovrà essere redatta secondo il fac-simile indicato dall’INAIL.
In particolare, la perizia giurata dovrà essere predisposta da un tecnico iscritto a collegi o ordini professionali (es. ingegnere elettronico, ingegnere civile e ambientale, ingegnere industriale ecc..) e con competenze specifiche nella materia oggetto dell’iniziativa proposta.
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