Agevolazioni contributive in arrivo per i lavoratori del settore ferroviario esposti all’amianto nel corso della loro attività lavorativa. A comunicarlo ufficialmente è l’INPS mediante una rettifica del messaggio 587/2016 il quale sanciva la concreta effettività della misura contenuta nella Legge di Stabilità 2016 approvata poco prima di Natale dal Parlamento e pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 dicembre).
I lavoratori del settore ferroviario esposti all’amianto, per ottenere le agevolazioni contributive utili al calcolo della pensione, sono tenuti a presentare domanda entro il primo marzo (e non più entro il 29 febbraio, come precedentemente determinato): c’è quindi un giorno in più per usufruire di questa possibilità.
Pensione agevolata: chi può effettuare la richiesta?
Ma qual è la fascia di persone che può presentare domanda? I lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato la loro attività nel sito produttivo, senza essere dotati degli equipaggiamenti di protezione adeguati alla esposizione alle polveri di amianto, per l’intero periodo di durata delle operazioni di bonifica dell’amianto.
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Il beneficio previdenziale consiste in una maggiorazione contributiva del 25%, valida solo per la misura della pensione, in base all‘art. 13, co. 8, della legge 257/1992: si tratta dell’agevolazione per lavoratori esposti all’amianto per oltre dieci anni, ora estesa alla platea sopra indicata per tutto il periodo corrispondente alle operazioni di bonifica.
Esposizione amianto: istruzioni per la domanda (scade il 1 marzo)
Ma come ottenere la maggiorazione contributiva? A tal fine risulta necessario:
– presentare specifica domanda, entro il primo marzo (60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità);
– sul sito INPS è disponibile la procedura telematica per presentare l’istanza, “Verifica del diritto alla maggiorazione amianto legge 208/2015“, sia per il contribuente sia per i patronati;
– indicare il sito produttivo ed il periodo temporale di esposizione cui fa riferimento la norma, compilando gli specifici campi del pannello dichiarazioni.
Si ricorda che i benefici saranno assegnati nei limiti delle risorse devolute a un apposito fondo istituito nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con dotazione pari a 5,5 milioni di euro per l’anno 2016, 7 milioni di euro per l’anno 2017, 7,5 milioni di euro per l’anno 2018 e 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019.
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