Regolarità del DURC, tutte le questioni spettano alla giurisdizione amministrativa

Il Tar Puglia (Lecce) ha ribadito che le questioni riguardanti la regolarità del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) appartengono solo alla giurisdizione amministrativa. La sentenza è la 2258/2013 del 7 novembre.

Ecco cosa ci dice il TAR: “L’emissione del DURC si innesta in una procedura pubblicistica e attiene quindi ad una fase del procedimento amministrativo, costituendo il documento uno dei requisiti posti dalla normativa di settore ai fini dell’ammissione alla gara (Cass., SS.UU., 9 febbraio 2011 n. 3169). (…) La necessaria valorizzazione di tale dato induce quindi a ritenere appartenenti alla giurisdizione amministrativa le questioni attinenti alla regolarità del DURC (cfr. Cons. Stato – Sez. V, 11 maggio 2009 n. 2874)”.

È stato inoltre accolto il ricorso di una società contro il Durc irregolare rilasciato dall’Inps il 12 aprile 2013 su richiesta del Comune di Corigliano Calabro, per una gara pubblica a cui ha partecipato: il debito è stato estinto il 6 dicembre 2012, il Durc contestato è errato, in quanto attestava che la ditta non risultava regolare al 30 novembre 2012. Non ha rilevanza la circostanza che la verifica sia stata condotta sull’autodichiarazione della ditta del 30 novembre 2012, quando cioè il pagamento non era stato ancora fatto: dal momento che il certificato emesso ha data 12 aprile 2013 e doveva attestare la regolarità, visto che la società a quella data era in regola con i versamenti.

Recentemente, infine, il Ministero del lavoro aveva messo i puntini sulle in merito alla certificazione dei crediti e al rilascio del DURC: Le istruzioni sono contenute nella Circolare 21 ottobre 2013, n. 40 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che ribadisce come gli Istituti previdenziali e le Casse edili abbiano l’obbligo di rilasciare il DURC alle imprese che hanno ottenuto la certificazione dei crediti nei confronti della p.a. Per approfondire leggi Certificazione crediti e rilascio del DURC, arrivano i chiarimenti dal MinLav.

Redazione Tecnica

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