Al Colosseo partono i lavori di restauro, almeno così sembra: sono arrivati i ponteggi che, una volta montati, permettono di iniziare a lavorare. Una notiza poco golosa, è vero, ma che arriva a conclusione di una vicenda lunghissima, che ripercorriamo brevemente di seguito e che si è intrecciata, quest’estate, con la questione della pedonalizzazione dei Fori imperiali.
Italia Nostra aveva denunciato il rischio crollo del Colosseo causa lavori di scavo per la stazione della linea C della metropolitana. Poi la notizia che il finanziamento di 25 milioni di euro dal gruppo Tod’s di Della Valle avrebbe raggiunto il proprio scopo (salvo ricorsi al Consiglio di Stato). Dopo il ricorso al Consiglio di Stato da parte del Codacons contro il finanziamento Tod’s. Dopo che il Consiglio di Stato ha respinto tale ricorso ritenendo che il Codacons non aveva titoli per presentarlo.
Oggi, nell’ambito del restauro sponsorizzato da Tod’s, al Colosseo arrivano i ponteggi e i lavori veri e propri potrebbero iniziare a ottobre, quando tutti i ponteggi necessari saranno innalzati e forniti delle necessarie utenze elettriche e idriche.
L’apertura dei cantieri al Colosseo è da luglio. Dall’inizio del restauro, l’opera dovrebbe completarsi nel giro di tre anni, ovvero entro il marzo 2016.
Durante la prima fase di restauro del Colosseo, che durerà più di un anno, si interverrà sui prospetti settentrionale e meridionale e verranno sostituite le cancellate delle arcate perimetrali.
La seconda fase del restauro durerà 18 mesi e prevede la progettazione e la realizzazione di un centro servizi con biglietteria e di un bookshop nel terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza davanti al monumento.
La terza fase riguarda gli interni e gli impianti, che devono essere riammodernati. La durata dell’intervento prevista è compresa tra i 18 e i 24 mesi.
Il Colosseo non verrà mai chiuso durante il periodo di restauro. L’intervento è finanziato dal gruppo Tod’s di Diego Della Valle per 25 milioni di euro.
Se vuoi ripercorrere in dettaglio tutta la vicenda leggi gli altri articoli sul restauro del Colosseo.
La vicenda del restauro si è intrecciata con un’altra vicenda che tra luglio e agosto ha acceso gli animi della Capitale: la pedonalizzazione di Fori Imperiali. Massimiliano Fuksas aveva criticato subito la scelta del sindaco Marino. “Un progetto che non mi convince”, spiega, ”perché comincia dalla fine”: dalla pedonalizzazione. E perché ”non elimina il problema sostanziale, quello della frattura nell’area archeologica creata nel 1932 dall’urbanistica fascista”. Per saperne di più sulla pedonalizzazione dei Fori imperiali leggi su Architetti.com Fori imperiali: contro la pedonalizzazione cittadini, negozianti e Fuksas.
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