Comunità Energetiche, il decreto attuativo è quasi pronto e sarà pubblicato a breve

Conclusasi la consultazione pubblica avviata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto attuativo sulle REC è in via di pubblicazione

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Aggiornamento del 20 gennaio 2023: Il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava – invitata come relatrice al convegno Comunità Energetiche e cittadini: stato dell’arte, opportunità e sostenibilità organizzato dal Consumers’ forum di Roma – ha annunciato che il decreto attuativo sulle Comunità Energetiche Rinnovabili è quasi pronto e che sarà pubblicato nelle prossime settimane“.

“Il percorso è stato articolato poiché è stata necessaria una lunga consultazione con ARERA, oltre ad un partecipato confronto pubblico conclusosi nel dicembre scorso, che ha definito il contingente di 5 GW e le quantità e modalità di calcolo. Ma posso dire oggi con ottimismo e soddisfazione che a brevissimo entrerà in vigore il decreto ministeriale”.

E aggiunge: “Abbiamo anche lavorato sul fronte PNRR, che destina 2,2 miliardi (a fondo perduto, ndr) alla realizzazione di CER nei Comuni sotto i 5 mila abitanti, scongiurando che le risorse potessero minacciare la stabilità dei loro bilanci. Tanto è stato fatto e tanto faremo ancora”.

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* 1 dicembre 2022: Nell’ultimo periodo si sente sempre più spesso parlare di Comunità Energetiche (REC o Renewable Energy Communities), ovvero quelle associazioni composte da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che, attraverso un modello basato sulla condivisione, scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

Ora il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di decreto per le Comunità Energetiche, un documento che individua criteri e modalità per la concessione di incentivi volti a promuovere la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili inseriti in comunità energetiche, sistemi di autoconsumo collettivo e individuale a distanza.

La consultazione chiama a partecipare, entro il 12 dicembre 2022 (ore 12:00), i cittadini, le imprese, i consumatori, e tutti gli attori istituzionali e gli interlocutori di riferimento in campo ambientale. L’obiettivo è quello di condividere le logiche alla base dello schema di decreto e raccogliere osservazioni e spunti dalle parti interessate per la conclusione del processo.

Tutti i soggetti interessati potranno quindi inviare osservazioni e proposte (all’indirizzo dgaece.div03@pec.mise.gov.it), utilizzando il Modulo di adesione alla consultazione (>> scaricabile quie indicando come oggetto della mail “Consultazione DM energia condivisa“.

>> Scarica qui anche il testo della consultazione <<

Il ministro Pichetto ha affermato “Sulle procedure amministrative più importanti, che richiedono processi partecipativi dei territori, chiediamo la voce dei cittadini, delle imprese, delle associazioni e di tutti gli interlocutori di riferimento al fine di acquisire in modo trasparente le osservazioni. Serve un contributo corale. (…) Il Governo punta fortemente sulla crescita delle energie rinnovabili: sono una nostra priorità soprattutto in questo momento emergenziale in cui stiamo vivendo un problema con il caro energia”.

Impianti a fonti rinnovabili ammessi all’incentivo

Come accennato, il decreto in questione – in attuazione dell’articolo 8, comma 1 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 – non parla solo di Comunità Energetiche. Prevede infatti l’incentivazione di impianti a fonti rinnovabili (che entrano in esercizio successivamente all’entrata in vigore del decreto) inseriti in configurazioni che prevedono l’utilizzo della rete di distribuzione esistente sottesa alla stessa cabina primaria e, in particolare, di:

Sistemi di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza

Ovvero sistemi che prevedono l’autoconsumo a distanza di energia elettrica rinnovabile da parte di un singolo cliente finale, senza ricorrere a una linea diretta, ovvero utilizzando la rete di distribuzione esistente per collegare i siti di produzione e i siti di consumo, ai sensi dell’articolo 30, comma 1, lettera a), punto 2.2, del decreto legislativo n. 199 del 2021;

Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili

Ovvero sistemi realizzati da gruppi di autoconsumatori che agiscono collettivamente ai sensi dell’articolo 30, comma 2, del decreto legislativo n. 199 del 2021;

Comunità energetiche rinnovabili

Ovvero sistemi realizzati da clienti finali ai sensi dell’articolo 31 del decreto legislativo n. 199 del 2021.

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Immagine: iStock/Bilanol

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