Iniziano a girare sul web le prime anticipazioni sul contenuto della bozza di decreto per la riqualificazione energetica per l’edilizia scolastica. Le principali novità da segnalare sono: procedure più rapide sulle bonifiche dei siti inquinati, misure per contrastare il rischio idrogeologico con la sostituzione dei commissari straordinari con le autorità di bacino nazionali. In tutto si tratta di uno stanziamento di 350 milioni di euro.
350 MLN per l’efficienza energetica delle scuole
La novità sulla scuola prevede uno stanziamento di 350 milioni per l’efficientamento energetico degli uffici scolastici pubblici.
Il reperimento delle risorse avverrebbe con il “fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione dei gas serra (voluto dal Governo Prodi con la Finanziaria 2007) e realizzate attraverso i fondi di investimento immobiliari chiusi (promossi o partecipati dagli enti locali) o dai fondi delle società di investimenti immobiliari italiani S.G.R.
Rischio idrogeologico, non più commissari straordinari ma autorità di bacino nazionali
Alle Autorità sarebbe attribuita anche la titolarità dell’approvazione e autorizzazione dei progetti e i poteri derogatori per assicurare che i lavori siano affidati entro il 31 dicembre di quest’anno. La pena sarà la revoca dei finanziamenti statali. Con questi cambiamenti verrebbe garantito anche un risparmio di 1,7 milioni l’anno.
Procedure più rapide per le bonifiche
La bozza prevede che i siti contaminati possano essere utilizzati a fini industriali anche prima del completo risanamento, adottando misure di messa in sicurezza operativa a tutela della salute e dell’ambiente. Introdotte misure per accelerare i procedimenti di bonifica in corso a otto anni dall’entrata in vigore del Codice Ambiente.
Queste le prime anticipazioni (fonte: Il Velino), attendiamo di sapere con maggior precisione quali saranno i contenuti del decreto tanto atteso e messo per il momento da parte dalla discussione politica.
A metà aprile era giunta la notizia dell’impegno da parte del Ministero dell’Istruzione di realizzare un’anagrafe dell’edilizia scolastica, da aggiornare in collaborazione con le Regioni. Il sistema di analisi e anagrafe, si diceva, sarà pronto entro la fine di luglio. Il piano di ristrutturazione doveva procedere a scuole chiuse, durante l’estate, e poi a Natale ma non abbiamo più avuto conferme di queste tempistiche. Sugli interventi per la riqualificazione dell’edilizia scolastica attendiamo lumi in particolare sulle tempistiche, presto, speriamo dopo la bagarre del Job Act, quello senza alcun accenno alle Partite IVA. E speriamo anche che quelle fatte non siano le solite, inutili e ormai diventate anche noiose, promesse da marinaio politico.
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