È stato presentato ieri a Sant’Agostino dagli architetti della Federazione dell’Emilia-Romagna il Protocollo etico per la ricostruzione che si pone l’obiettivo di fornire anche ai cittadini con scarse possibilità economiche l’accesso alle prestazioni professionali particolarmente qualificate di progettisti e tecnici per dare un concreto aiuto affinché le operazioni di ricostruzione post sisma siano svolte con la massima efficienza, qualità e convenienza. L’iniziativa ha ricevuto l’approvazione da parte del CNAPPC.
Cos’è il protocollo etico per la ricostruzione in Emilia
Si tratta di un documento, su base volontaria, con il quale gli architetti dell’Emilia-Romagna propongono un percorso comune di trasparenza, responsabilità e di buone pratiche, da condividere con una più ampia platea di soggetti – ANCI, ANCE, Associazioni Consumatori, Associazioni Piccoli Proprietari, ecc. – per riaffermare la centralità del ruolo degli architetti e degli Ordini per la salvaguardia dell’ambiente, naturale e costruito, ed in generale nella tutela del pubblico interesse.
Gli obiettivi del protocollo etico per la ricostruzione
– offrire un aiuto concreto ai cittadini con basso reddito.
– contenere i costi professionali e garantire la qualità delle prestazioni mediante un controllo capillare per una equilibrata ripartizione degli incarichi, e monitoraggio dei relativi compensi.
– evitare ogni possibile impropria posizione di vantaggio relativa ad edifici per i quali si è svolta l’attività di rilevatore nella fase emergenziale.
Gli impegni degli architetti che aderiscono all’iniziativa
– accettare incarichi assegnati per tramite dell’Ordine, sulla base di criteri di rotazione e di territorialità, per prestazioni professionali a favore dei cittadini a basso reddito, a fronte del mero rimborso delle spese vive sostenute e documentate;
– mettere a disposizione dell’Ordine la documentazione relativa a nuovi incarichi, che sarà da quest’ultimo analizzata per il parere di congruità iniziale ed opinamento finale;
– declinare ogni proposta di incarico relativa ad edifici per i quali siano state svolte, durante la fase di emergenza, attività di sopralluogo speditivo, valutazione o redazione scheda AEDES.
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