L’INAIL, nel Bando ISI 2015, ha previsto una particolare misura che andrà a finanziare i progetti che riguarderanno la bonifica da materiali contenenti amianto. Le aziende che presenteranno progetti di bonifica amianto potranno beneficiare di un contributo in conto capitale da parte dell’INAIL fino ad un massimo di € 130.000,00 a impresa, pari al 65% delle spese complessive.
In questo articolo andiamo ad esaminare in maniera dettagliata questa categoria di progetti.
Per amianto si intendono le sostanze indicate nell’articolo 247 del decreto legislativo 81/2008 ed in particolare: actinolite d’amianto, grunerite d’amianto, antofillite d’amianto, crisotilo, crocidolite e temolite d’amianto.
Gli interventi ammessi nell’ambito dei progetti di bonifica amianto sono diversi, purché vengano affidati e eseguiti da aziende qualificate ed iscritte nell’Albo Nazionale Gestori Ambientali ed in particolare:
– rimozione di intonaci in amianto applicati a cazzuola o coibentazioni;
– rimozione di MCA da mezzi di trasporto;
– rimozione di MCA da impianti e attrezzature;
– rimozione di piastrelle e pavimentazioni in vinile amianto;
– rimozione di coperture in MCA;
– rimozione di cassoni, canne fumarie, pareti, conduttore costituiti da cemento amianto.
Sono ammessi solo quei progetti che prevedono oltre alla rimozione del materiale contenente amianto anche il relativo trasporto e smaltimento presso discariche autorizzate. Non saranno ammesse le iniziative che prevedono la mera rimozione. Inoltre, i progetti non possono essere presentati da aziende che detengono la proprietà di un immobile locato ad altre aziende.
Per una corretta analisi del progetto da presentare, le aziende sono tenute a verificare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi ove deve essere indicato il rischio amianto e analizzare il Programma di controllo e manutenzione.
Leggi anche l’articolo INAIL, Bando ISI 2015: i requisiti da rispettare per partecipare.
In caso di ammissione all’agevolazione, le imprese beneficiarie dovranno presentare una serie di documentazione per l’ottenimento del contributo
– fatture relative agli interventi effettuati;
– documentazione attestante la quietanza dei lavori eseguiti;
– piano di lavoro redatto ai sensi dell’art. 256 del d. lgs. 81/2008;
– l’iscrizione del fornitore all’elenco delle aziende qualificate;
– copia del formulario di trasporto dello smaltitore o la documentazione SISTRI.
Per ulteriori informazioni ed una consulenza specifica in materia consulta il sito jpmservice.it.
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