DURC di congruità e regolarizzazione imprese. Nuovi chiarimenti CNCE

La Commissione Nazionale paritetica per le Casse Edili fornisce utili riscontri su: come regolarizzare l’impresa affidataria e cosa accade in caso di inottemperanza, inoltre, cosa fare in caso di incongruità del cantiere e di mancata richiesta dell’attestazione di congruità

La CNCE – Commissione Nazionale paritetica per le Casse Edili – pubblica nuove FAQ per chiarire alcuni aspetti circa la regolarizzazione dell’impresa affidataria. Nello specifico fornisce utili riscontri su: come regolarizzare l’impresa affidataria e cosa accade in caso di inottemperanza.

Inoltre, la CNCE approfondisce il tema delle procedure di alert chiarendo quali sono le conseguenze per quei cantieri la cui DNL (Denuncia Nuovo Lavoro) sia stata presentata dal 1° marzo 2023, che non risultino congrui al temine dei lavori e la cui attestazione di congruità non venga richiesta.

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Vediamo nel dettaglio le FAQ e le relative risposte rilasciate dalla Commissione che ricordiamo essere stata incaricata di individuare ed emanare le modalità operative opportune e necessarie per l’applicazione del sistema della congruità̀ da parte delle casse edili.

La piattaforma CNCE_Edilconnect consente l’archiviazione dei cantieri oggetto di congruità, con l’inserimento di tutti gli attori coinvolti nell’appalto, e di misurarne durante tutta la durata dei lavori la percentuale di manodopera utilizzata, in termini di costo del lavoro, così da permettere anche un monitoraggio costante dei singoli cantieri e consentire ai soggetti deputati dalla norma, di effettuare la richiesta e di ottenere il rilascio della certificazione.

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Come regolarizzare l’impresa affidataria?

La Commissione precisa che l’impresa affidataria potrà regolarizzare attraverso il versamento di quanto previsto nel piano di regolarizzazione. In particolare, il piano potrà prevedere ai fini della regolarizzazione il versamento dell’importo corrispondente alla manodopera risultante dalle denunce regolarmente presentate ma non coperte (e idonee al raggiungimento della congruità), qualora presentate e/o eventualmente il versamento del costo del lavoro mancante al raggiungimento della manodopera necessaria attesa.

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Cosa succede in caso mancata regolarizzazione nei termini previsti?

In caso di inottemperanza al piano di regolarizzazione, nei termini previsti, l’impresa sarà segnalata alla BNI (Banca Nazionale), con effetti sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio per l’impresa affidataria del DURC on-line.

Ai fini dell’ottenimento dell’attestazione di congruità, l’eventuale regolarizzazione potrà avvenire solo successivamente alla richiesta di una nuova attestazione e al termine del corretto adempimento di tutti i versamenti previsti dal piano di regolarizzazione.

Non sono possibili piani di rateizzazione per i versamenti relativi al raggiungimento delle soglie di congruità.

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Cosa fare in caso di incongruità del cantiere e di mancata richiesta dell’attestazione di congruità?

La FAQ recita: alla luce dell’accordo del 7 dicembre scorso e delle procedure di alert ivi previste cosa accadrà ai cantieri la cui DNL sia stata presentata a far data dal 1° marzo 2023 laddove alla fine dei lavori non venga richiesta l’attestazione di congruità e il cantiere non risulti congruo?

La risposta è che secondo quanto stabilito dalle parti sociali nell’accordo del 7 dicembre 2022 e quanto specificato nella comunicazione CNCE n. 837/2023, nel caso in cui il cantiere non risulti congruo al temine dei lavori e non venga richiesta l’attestazione di congruità, il primo giorno utile del secondo mese successivo alla chiusura del cantiere il sistema genera automaticamente la pratica di attestazione di congruità per la Cassa e il piano di regolarizzazione proposto che, con l’invito a regolarizzare entro i 15 giorni successivi, sarà inviato tramite PEC all’impresa affidataria.

>> Scarica le FAQ CNCE del 2 maggio 2023 <<

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Foto:iStock.com/Sam Edwards

Redazione Tecnica

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